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mercoledì 18 aprile 2012

Un coriandolo di "cooltura"!

Un coriandolo di  "cooltura" preso da una fantastica -nuoker- (per i non addetti ai lavori: http://www.nuok.it/ )

I "sakura" nel tempio Tenryū-ji
I fiori di sakura (桜), il ciliegio giapponese da fiore, sono proprio in questi giorni al massimo della loro fioritura. Da circa metà Aprile fino a metà Maggio la città di Kyoto si colora di rosa e i giapponesi, contemplatori della natura per eccellenza, sono soliti recarsi in determinati templi o parchi per poter assistere al meglio questo spettacolo floreale. In una città come Kyoto sono veramente innumerevoli i luoghi in cui si possono ammirare i sakura in tutto il loro splendore e, uno dei posti fra i più affascinanti e meno conosciuti (almeno fra i turisti), è il tempio Tenryū-ji.

Il Tenryū-ji (天龍寺, letteralmente “drago celestiale”), formalmente conosciuto come Tenryū Shiseizen-ji (天龍資聖禅寺), è un tempio buddista appartenente alla scuola Rinzai-shū (臨済宗). Situato nell’affascinante quartiere di Arashiyama, la zona Ovest di Kyoto, il Tenryū-ji è una tappa fondamentale per chiunque visiti Kyoto, sia per l’importanza storica che riveste, sia per un fatto del tutto estetico.

Proprio come il Kennin-ji (di cui abbiamo già parlato in questo articolo), anche il Tenryū-ji fa parte dei cosiddetti Kyoto Gozan (五山, letteralmente “cinque montagne”), ovvero un gruppo di importanti templi che diventarono una sorta di burocrazia governativa per ristabilire il Paese durante il turbolento periodo Nanboku-chō (1336 – 1392).
Nel 1994 è stato inoltre designato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, come parte dei cosiddetti “Monumenti Storici dell’Antica Kyoto”.

Il tempio venne costruito nel 1339 dal feudatario Ashikaga Takauji (1305 – 1358) sul sito precedentemente occupato dalla villa dell’Imperatore Go-Daigo (1288 – 1339). La costruzione del tempio si concluse solo nel 1945 e il nome Tenryū-ji (letteralmente “drago celestiale”) venne dato proprio in onore al defunto Imperatore Go-Daigo, che pare abbia passato i suoi ultimi giorni di vita tormentato dal sogno di un drago che si librava nei cieli.

Il primo monaco che inaugurò il tempio fu Musō Soseki (1275 – 1351), grande maestro dello zen, nonché geniale paesaggista. I vari giardini che circondano il Tenryū-ji furono ideati da lui stesso. E anche il fatto che oggi è possibile ammirare il fiorire degli alberi di ciliegio all’interno del tempio, lo si deve a lui.

Sublime è la passeggiata attorno al Sōgenchi (曹源池), ovvero  lo stagno davanti alla sala principale (大方丈, ōhōjō). I giardini del tipo Kaiyū-shiki (回遊式, letteralmente “giardino in stile escursionistico”) prevedono infatti che vengano ammirati da diverse angolazioni, possibilmente durante una passeggiata contemplativa.

Ma il giardino del Tenryū-ji è unico anche perché ha elementi proprio di un altro tipo di giardino giapponese, ovvero gli Shakkei (借景, ovvero “scenario preso in prestito”): esso è infatti inserito nell’armonia dell’ambiente circostante esterno (ad esempio le montagne che lo circondano) che diventa un elemento imprescindibile del giardino stesso.

Salendo verso una collinetta che sovrasta il tempio finalmente è possibile ammirare dalla visuale migliore gli alberi di ciliegio. Dal punto più alto è inoltre possibile avere una splendida sul quartiere di Arashiyama, tinteggiato del rosa dei fiori di ciliegio.

La maggior parte degli edifici visitabili sono in realtà delle ricostruzioni relativamente recenti, poiché diversi incendi nel corso della storia danneggiarono gravemente il complesso del Tenryū-ji.
Nonostante la sua storia travagliata, il Tenryū-ji emana un’aura di armonia e bellezza, soprattutto in questo periodo, ed offre una piacevole scappatoia dallo stress quotidiano. Dopo una passeggiata fra i vari sentieri dei giardini del tempio non potrete che sentirvi rigenerati e in pace col mondo. Provare per credere!

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