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mercoledì 25 aprile 2012

Profumo di libertà.

Il 25 Aprile ci condanna sempre a trattati politici sul vero significato della celebrazione di questa giornata nel nostro paese...
Io, mi sono sentita libera solo da bambina.
I primi ricordi sono sfocati, ma a colori.
Sole, tantissimo sole. Un mantello di sabbia, terra e aghi di pino sotto i miei piedini nudi.
Gridolini gioiosi di bambini che giocano e mare blu mosso dal vento, sapore di salsedine.
Mia sorella divora una fetta di anguria più grande di lei, mamma dondola su un amaca e il rumore sottile e gracchiante, ripetuto, della Canon di papà che ricarica il rullino per scattare altre fotografie. E aquiloni, aquiloni ovunque.
Sarà stato il 1986... credo. Penso di avere nel cuore la Puglia da allora.
Le indimenticabili ed (una volta) infinite ferie estive di famiglia, in tenda o roulotte, che arrivavano puntuali, ogni estate, a ricordarci il piacere dello stare insieme in posti lontani. In quella regione "gialla" che mio padre indicava sulla cartina. Una volta giunti lì, nuove regole sarebbero entrate in gioco e quelle noiose, per un pò, sarebbero magicamente svanite dalla nostra routine giornaliera.
Cominciavano le incredibili "avventure" con quei due ragazzi trentenni, che con me e mia sorella sembravano divertirsi parecchio, nelle scarpinate su per l'altopiano roccioso a far volare gli aquiloni più in alto, negli improbabili tuffi da metri e metri d'altezza, in golfi naurali creati dagli scogli, o addirittura in gare di scorpacciate di caramelle e partitone a biglie...
Due giganti del divertimento per bambini, mamma e papà.
Quella sensazione di libertà che ti stampava sul viso l'allegria, libertà che veniva dal vivere le giornate perennemente in costume, scalzi. Dall'essere immersi in un ambiente in cui troneggiava il profumo della terra, e del mare e dall'essere cullati dal rumore leggero del fruscio del vento tra gli alberi, e dallo scoppiettio delle onde che si infrngangevano in lontananza sulla battigia. Musica e tamburelli che riempivano l'aria nelle sere a passeggio sotto un cielo trapuntato di stelle. Il cuore leggero.
E' incrdibile come certi ricordi, possano imprimersi così a fondo, tanto da lasciarci addosso sensazioni che possono essere rievocate solo da un profumo, un rumore.
Sarà per questo che mi sono ritrovata a lavorare nel turismo? ...
Ancora oggi, per me, quel posto è pura felicità, e non posso fare a meno di provare una contentezza sottile che mi pervade ogni qual volta vi torno.
La libertà ? Le indelebili estati della mia infanzia trascorse in Puglia.




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