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giovedì 17 maggio 2012

E allora, musica!

Ti solletica dietro le orecchie, poi con un brivido scivola giù per il collo, la schiena,
e giù dai fianchi ti solleva.
S’insinua sotto pelle, scalda il sangue, risveglia i sensi.
E il cuore ricorda un battito lontano.

Magica la buona musica.

Alzo il volume al massimo, così, per anestetizzare il fiume di pensieri che si rincorrono nella testa.
La musica, quella barriera, quell’aura, più precisamente quella nebbia leggera tra me e il resto del mondo.
Ascolto la melodia, mi concentro sugli strumenti, sulla voce, sulle note, il ritmo.
E per qualche minuto non penso a nient'altro che a lei: alla musica.

Poco dopo però, succede che con il volume, si amplificano anche le emozioni e tutte le sfumature, le sinfonie, del mio stato d'animo ...
E così, mi arrendo al potere delle note e mi lascio sopraffare ... liberando la tempesta d’immagini che inizia a lampeggiare nella mente, e che mi regala vecchie e nuove sensazioni.


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